(Università Pontificia Salesiana, Roma) – Tra le circa 90 circoscrizioni salesiane in cui è articolata la Congregazione a livello globale, un unicum nel suo genere è la Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), l’unica ad avere come sua principale espressione un singolo ateneo universitario.
L’opera salesiana odierna, denominata dal 1984 Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” (ROMA UPS), sita in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1, è nata nel 1965 con il trasferimento del Pontificio Ateneo Salesiano (PAS) da Torino Rebaudengo a Roma, nel comprensorio territoriale “Nuovo Salario”.
Dall’anno di fondazione, la prima e unica comunità salesiana “Gesù Maestro” si è man a mano configurata come Delegazione, Ispettoria e più recentemente come Visitatoria e con il tempo è stata suddivisa in più comunità. La mission principale della Visitatoria è quella accademica, a servizio di salesiani, membri della Famiglia Salesiana, presbiteri, consacrati e consacrate, giovani che afferiscono alle cinque Facoltà di Teologia, Filosofia, Scienze dell’Educazione, Scienze della Comunicazione e Lettere classiche e cristiane.
La Visitatoria è composta in tutto da 264 salesiani e da 47 ospiti diocesani o appartenenti ad altri ordini religiosi, per un totale di 311 residenti. Per quanto riguarda i Salesiani di Don Bosco, 98 sono stabili all’UPS e 166 sono i Figli di Don Bosco provenienti dalle diverse Ispettorie del mondo per motivi di formazione e di studio. I presbiteri o candidati al presbiterato sono 255, i coadiutori 9.
Al momento la Visitatoria consta di otto comunità, tutte nella città di Roma, di cui sei ubicate nel campus universitario:
– Gesù Maestro (1965)
– San Tommaso d’Aquino (1965)
– San Francesco di Sales (1965)
– San Giovanni Bosco (1965)
– Beato Michele Rua (1975)
– San Domenico Savio (1975)
Due di esse sono case di formazione: la Zeffirino Namuncurá che accoglie studenti di Teologia e candidati al presbiterato (I Ciclo) e la St. Tommaso d’ Aquino, che comprende diaconi e presbiteri del quinquennio.
Inoltre, è collegata alla Visitatoria la comunità “Beato Luigi Variara” delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, che accoglie i confratelli salesiani anziani e ammalati.
Pastoral and Apostolic Activities
Come già detto, la missione della Visitatoria coincide in gran parte con la missione accademica dell’UPS. Nell’ambito di essa è organizzata la Pastorale Universitaria, che svolge particolari servizi e attività in modo particolare per gli studenti.
I salesiani a vario titolo svolgono servizio di cappellanie presso comunità religiose (come la vicina Casa Generalizia della FMA) e presso le parrocchie del territorio, raggiungendo anche luoghi oltre la Regione Lazio, sia nei fine settimana, sia per attività occasionali (ritiri, conferenze e incontri, esercizi spirituali)
Da più di un anno, alcuni Figli di Don Bosco, a turno, svolgono il servizio del ministero della penitenza e la pastorale delle confessioni presso la Basilica “Sacro Cuore di Gesù” a Roma. La Visitatoria, infine, collabora con diversi servizi con la adiacente parrocchia “S. Maria della Speranza”, appartenente alla Circoscrizione dell’Italia Centrale (ICC), in spirito di familiarità e fraternità con la realtà locale.
Fa parte della Visitatoria, infine, anche la Parrocchia “Santa Maria Liberatrice” legata alla Comunità “San Giuseppe Cafasso”, nel quartiere Testaccio di Roma.
Oltre ai Salesiani di Don Bosco, la Visitatoria è arricchita dalla presenza di ben tre rami della Famiglia Salesiana: Salesiani Cooperatori, le già citate Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, e i Testimoni del Risorto. Manca ancora l’Unione Exallievi/e, nonostante il desiderio alimentato recentemente e i tentativi fatti in questi ultimi anni.
Oltre al consolidamento della missione centrale della Visitatoria, gli organi di animazione e governo della Visitatoria si stanno operando per attivare dei collegamenti e delle collaborazioni con la Chiesa locale e la Società civile. Alcune prospettive sono le seguenti:
– lo studio di una forma giuridica più adeguata che sostituisca l’attuale impropria forma di “Visitatoria”;
– l’utilizzo ottimale degli ambienti del campus, aprendo all’ospitalità camere e ambienti parzialmente o per nulla utilizzati;
– la creazione di un Convitto specifico per i presbiteri diocesani;
– la revisione degli impianti e nuovi sistemi di approvvigionamento di energia (fotovoltaico);
– la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici
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Fonte: ANS – “Agenzia iNfo Salesiana”