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On Saturday, 27 December 2025, at the Generalate of the Daughters of Mary Help of Christians (FMA) in Rome, the traditional presentation of the Salesian Strenna for the new year took place. “Do Whatever He Tells You”: The Rector Major, Fr Fabio Attard Presents the Strenna 2026 to the Salesian Family

On Saturday, 27 December 2025, at the Generalate of the Daughters of Mary Help of Christians (FMA) in Rome, the traditional presentation of the Salesian Strenna for the new year took place. “Do Whatever He Tells You”: The Rector Major, Fr Fabio Attard Presents the Strenna 2026 to the Salesian Family

 

(ANS – Rome) –  Si è svolta sabato 27 dicembre 2025, presso la Casa Generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) a Roma, la tradizionale consegna della Strenna salesiana per il nuovo anno, gesto carico di significato che ogni anno rinnova l’unità e la corresponsabilità della Famiglia Salesiana attorno al messaggio del Rettor Maggiore. Un appuntamento molto partecipato, che ha riunito numerosi membri della Famiglia Salesiana attorno alla Strenna che accompagnerà il cammino spirituale e pastorale del 2026.

 

 Alla presenza della Madre Generale delle FMA, Madre Chiara Cazzuola, delle Consigliere del Consiglio Generale delle  Figlie di Maria Ausiliatrice e rappresentanti dei diversi Gruppi della Famiglia Salesianadon Fabio Attard11° Successore di Don Bosco, ha presentato ufficialmente la Strenna 2026, dal titolo “Fate quello che vi dirà – Credenti, liberi per servire”, insieme al video di lancio realizzato dal Settore della Comunicazione Sociale con la collaborazione di IME Comunicazione.

 

L’evento ha visto la presenza di ospiti qualificati, tra cui il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio; il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Fidel Orendain; il Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, don Joan Lluis Playà; il Superiore della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza”, don Josè Anibal Milhais Mendonça Pinto; il Coordinatore Mondiale dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, Antonio Boccia; e la Madre generale delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù, Madre Graziella Maria Benghini.

 

Ad aprire la serata è stata suor Leslie Sandigo, Consigliera Generale FMA per la Famiglia Salesiana, che ha rivolto un caloroso benvenuto ai presenti e a quanti erano collegati tramite la diretta streaming. Nel suo intervento ha sottolineato il valore della Strenna come dono del Rettor Maggiore e come segno di unità per tutta la Famiglia Salesiana, richiamando il cuore del messaggio: accogliere l’invito di Maria alle nozze di Cana con la stessa disponibilità e libertà dei servi, riscoprendo la propria identità di servi del Signore al servizio dei giovani.

 

È seguita una intensa preghiera introduttiva, ispirata al brano evangelico delle nozze di Cana, animata dal canto delle novizie salesiane. Durante il momento orante sono state portate sul palco cinque anfore, simbolo dei grandi ambiti della vita e della missione salesiana – fede viva, passione educativa, comunione fraterna, profezia, corresponsabilità. L’ultima anfora è stata portata insieme dal Rettor Maggiore, dalla Madre Generale e dal Coordinatore Mondiale dei Salesiani Cooperatori, a significare la dimensione condivisa e corresponsabile del carisma salesiano.

 

Al termine della preghiera è stato proiettato, in anteprima mondiale, il video di presentazione della Strenna 2026, che ha offerto una lettura attuale e coinvolgente del tema a partire dalla scena evangelica di Cana. Il video ha messo in luce come l’invito di Maria – “Fate quello che vi dirà” – apra un processo di fede, libertà e servizio, traducibile oggi in un cammino concreto scandito da quattro verbi: guardare, ascoltare, scegliere, agire. Un percorso che interpella la Famiglia Salesiana a non restare spettatrice, ma protagonista dell’azione di Dio nella storia, specialmente accanto ai giovani e a quanti “non hanno più vino”.

 

 

 

Dopo la visione del video, suor Ausilia De Siena, Consigliera Generale FMA per la Comunicazione, ha animato un momento di dialogo e confronto, coinvolgendo Marta Rossi, Salesiana Cooperatrice, Alice Ferrigno, studentessa dell’Auxilium, e lo stesso don Fabio Attard. Il dialogo, arricchito anche da alcuni interventi della sala, ha permesso di approfondire il significato pastorale della Strenna e le sue implicazioni concrete per la vita quotidiana delle comunità educative.

 

Alle domande emerse dal dialogo, sul perché i giovani dovrebbero seguire Cristo, è stato ribadito che la fede nasce da un incontro e non da un dovere, quando esperienze autentiche e testimoni credibili aprono alla libertà. Su come riportare il “vino buono” in un mondo distratto, è stato sottolineato il bisogno di uno sguardo empatico, capace di entrare nella realtà senza giudicare. Riguardo al metodo della Strenna, si è chiarito che non si tratta di tecniche, ma di processi che nascono dall’essere radicati in CristoAlla questione della distanza con i giovani, la risposta è stata la creazione di ambienti credibili dove le domande possano emergere. Su come andare oltre la prima impressione, è emerso che comunità autentiche aprono cammini, mentre le paure degli adulti rischiano di bloccare i processi.

 

Alla domanda sull’accompagnamento, Maria è stata indicata come modello di presenza discreta e fiduciosaSul “vino nuovo” per i Salesiani Cooperatori, è stato richiamato il ritorno alla visione originaria di Don Bosco e alla corresponsabilità dei laici. Rispetto alla distrazione tecnologica, si è affermato che si tratta di una sfida globale, da affrontare con relazioni umanizzanti. Sul ruolo dei servi nel racconto delle nozze di Cana, è stato evidenziato che non sono semplici esecutori, ma persone a cui è affidata una responsabilità: ascoltano la parola di Gesù, si fidano, rischiano e diventano parte attiva del miracolo, immagine di una Famiglia Salesiana chiamata a servire con libertà, corresponsabilità e fiducia nell’azione di Dio. Infine, sulla testimonianza della fede, è stato ricordato che converte lo Spirito Santo e che ai credenti è chiesto di seminare con fedeltà e gioia.

 

Al termine del dialogo è seguito l’intervento conclusivo di Madre Chiara Cazzuola, che ha espresso un sentito ringraziamento al Rettor Maggiore per la profondità spirituale e la ricchezza di contenuti della Strenna 2026, sottolineando come essa rappresenti una chiamata attuale e profetica a vivere una fede radicata in Cristo, capace di generare libertà autentica e servizio gioioso, in piena fedeltà al carisma di Don Bosco. Un dono particolarmente significativo ha suggellato il momento conclusivo: la Madre Generale ha offerto al Rettor Maggiore un’icona del Buon Pastore, segno di comunione, affidamento e responsabilità pastorale condivisa.

 

La serata si è conclusa con il canto del Magnificat, in un clima di gratitudine, comunione e rinnovato impegno, affidando alla Famiglia Salesiana di tutto il mondo la Strenna 2026 come bussola spirituale e pastorale per l’anno che verrà.

 

Il Commento alla Strenna 2026 del Rettor Maggiore, intitolato «Fate quello che vi dirà – Credenti, liberi per servire», è disponibile di seguito in diverse lingue. Esplora la chiamata a una fede libera, radicata in Cristo e vissuta nel servizio, con particolare attenzione ai giovani e al 150° anniversario dei Cooperatori Salesiani:

 

Fonte: ANS – “Agenzia iNfo Salesiana”