(Università Pontificia Salesiana, Roma) – “In nome del Sommo Pontefice Francesco e per l’autorità da Lui concessami, dichiaro aperto l’anno accademico 2022/2023, ottantatreesimo dalla fondazione dell’Università”. Con queste parole, mercoledì 19 ottobre scorso, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana e Gran Cancelliere dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), ha sancito l’inizio ufficiale del nuovo anno di attività.
La cerimonia inaugurale è iniziata nella parrocchia Santa Maria della Speranza con la Celebrazione Eucaristica – presieduta da Don Á.F. Artime – che nell’omelia ha proposto importanti spunti di riflessione: “Nella mia attività di docente o di studente, da quale postazione interiore guardo e studio la realtà? In quali atteggiamenti profondi si radicano la mia ricerca e il mio pensiero? Quali intenzioni lo guidano e quali energie lo alimentano?”. In altre parole, richiamando gli insegnamenti delle Letture, “ragiono come un uomo psychicós o mi lascio guidare dallo Spirito?”.
Le donne e gli uomini che si occupano di cultura e di conoscenza non dovrebbero ridursi a “uomo psychicós”, cioè “che vive secondo la propria psiche e si muove nei confini di ciò che gli è connaturale”, ma dovrebbero seguire un altro modello di uomo, quello che San Paolo definisce “uomo pneumaticós”:
“quella persona che “si lascia condurre dallo Spirito a scoprire un orizzonte nuovo, diverso e inimmaginabile, che si lascia guidare dallo Spirito, partecipe dello sguardo che Gesù ha sulla vita, della sua logica, della sua mentalità, del suo modo di pensare”.
La mattinata è proseguita con l’Atto Accademico e la Relazione del Rettore dell’UPS, il prof. don Andrea Bozzolo, il quale ha ricordato alcuni importanti momenti di incontro svolti nell’anno precedente, la continua attenzione alla ricerca e alla didattica, la valorizzazione delle relazioni esterne, i nuovi accordi interuniversitari, il rilancio della casa editrice universitaria LAS e della Pastorale Universitaria. Prosegue anche il miglioramento nell’ambito delle strutture e dei servizi, anche se il processo più rilevante per la vita dell’Università è stato senza dubbio il lavoro di elaborazione e stesura del Progetto strategico 2022-2027; un progetto, che vuole guardare alle sfide che caratterizzano l’epoca odierna – ingiustizie sociali, migrazioni, conflitti, predominio della tecnologia sull’etica, domande antropologiche radicali, sensibilità per l’ambiente, per il dialogo tra le religioni, per la ricerca della pace – per far sì che il lavoro culturale dell’UPS “sia fortemente ancorato alla realtà e sempre più aperto ad un respiro internazionale”.
Al termine della Relazione, il Rettore ha poi introdotto il tema che accompagnerà l’UPS: “Ripensare il pensiero. Ascolto dello Spirito e intreccio dei saperi”, che è stato approfondito nella Prolusione Accademica da mons. Piero Coda, Segretario Generale della Commissione Teologica Internazionale.
Nel suo intervento mons. Coda ha sottolineato il “ruolo strategico” dell’Università nel contesto odierno, “chiamata a offrire una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini, non una sintesi ma una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede”. Di qui l’invito della “Veritatis gaudium” alla riforma dei curricula e del metodo dell’insegnamento e della ricerca nell’Università, secondo due criteri di fondo: dialogo tra i saperi e transdisciplinarità.
Una tale “pratica sinodale della vita universitaria – così l’ha definita mons. Coda – necessita dell’apporto specifico dei giovani. Perché, lo insegna Don Bosco, l’educazione ha da esprimersi in una comunione di vita e pensiero tra i docenti e gli studenti, come esperienza di felice e gratuita reciprocità alla scuola dell’unico Maestro”.
Terminata la Prolusione, il Gran Cancelliere ha consegnato le Medaglie dell’Università agli studenti che si sono laureati con il massimo dei voti e ad una docente e ad una dipendente distintesi per il fedele e duraturo servizio all’UPS.