(ANS – Roma) – In tutto il mondo salesiano non si contano le attività intraprese per dare sostegno alla popolazione ucraina vittima della guerra. Se le iniziative di preghiera e di sensibilizzazione alla pace, così come le manifestazioni di solidarietà, sono sorte e si sono diffuse quasi spontaneamente in tutte le realtà della Famiglia Salesiana.
Sono state avviate campagne specifiche, soprattutto da parte delle organizzazioni salesiane più preparate ad affrontare le emergenze, per offrire aiuti materiali secondo necessità.
Un elenco completo di quanto le realtà salesiane nel mondo stiano realizzando ancora non è disponibile. Ma tra le segnalazioni pervenute ad ANS, anche grazie al lavoro dell’Ufficio di Coordinamento delle Procure Missionarie salesiane e di gestione delle emergenze, si possono annoverare:
L’impegno dell’Ispettoria dell’Italia Lombardo-Emiliana (ILE) a finanziare la costruzione di un rifugio contro i raid aerei per i bambini di Leopoli. La campagna è realizzata in collaborazione con la Fondazione “Opera Don Bosco onlus”, di cui don Giordano Piccinotti, SDB, è Presidente.
Dalla Spagna si è attivata anche la Procura Missionaria salesiana di Madrid, “Misiones Salesianas”, che ha già destinato i primi fondi a copertura delle prime necessità di base.
“I salesiani ci hanno chiesto un aiuto immediato per garantire acqua, alimenti a lunga conservazione (cibo in scatola, riso, polenta, pasta, vasetti per bambini) alle persone accolte nei rifugi. Hanno bisogno di materassi, letti, sacchi a pelo, coperte termiche e stuoie per dormire, oltre a prodotti per l’igiene personale (saponi, dentifricio, spazzolini e pannolini) e materiale medico come bende, cerotti, disinfettanti e soluzioni saline” è quanto riporta “Missioni Don Bosco” di Torino, che durante il mese di febbraio è stata presente in Ucraina con una sua delegazione.
Anche i salesiani dell’Irlanda hanno comunicato di aver avviato una raccolta di generi di prima necessità e di fondi da destinare all’emergenza ucraina.
E lo stesso è avvenuto anche in Germania, dove “Don Bosco Mission Bonn” ha lanciato la sua campagna di raccolta fondi.
Senza dimenticare la campagna già lanciata dalla Procura Missionaria salesiana di Varsavia già alle prime ore dello scoppio della guerra.
Infine, anche“Missão Don Bosco” in Portogallo si sta occupando anche di raccogliere le donazioni e di inviarle direttamente sul “teatro delle operazioni”.
Inoltre, di fronte all’emergenza si è attivato anche il Don Bosco Youth Net, la rete europea delle organizzazioni giovanili salesiane, che ha diffuso tra le organizzazioni partner indicazioni e linee guida a livello di informazione e comunicazione, lavoro per i diritti e l’accoglienza dei rifugiati, e l’organizzazione e la partecipazione ad iniziative di solidarietà, di beneficenza e sensibilizzazione alla pace.
Source: ANS – “Agenzia iNfo Salesiana”